Antifurto da 16 zone

semplice ed affidabile



Vista circuito

Vecchia versione in TTL/CMOS (fantastica!)


Quadro completo

Console (versione Display a 7 segmenti)

Realizzazione "quick and dirty"

Aggiornamenti e download

05.11.2000 : Versione 1.0 : Installazione e collaudo con successo.

Progetto completo (.ZIP - 999 Kbyte)
Versione stampabile (.PDF - 60 Kbyte)

Schema elettrico - versione LED (.PDF - 354 Kbyte)
Circuito Stampato - versione LED - vista 1 (.PDF - 193 Kbyte)
Circuito Stampato - versione LED - vista 2 (.PDF - 71 Kbyte)
Sorgente per Pic - versione LED (.TXT - 10 Kbyte)
File HEX per il programmatore Pic - versione LED (.HEX)

Schema elettrico - versione 7SEG (.PDF - 282 Kbyte)
Circuito Stampato - versione 7SEG - vista 1 (.PDF - 125 Kbyte)
Circuito Stampato - versione 7SEG - vista 2 (.PDF - 77 Kbyte)
Sorgente per Pic - versione 7SEG (.TXT - 12 Kbyte)
File HEX per il programmatore Pic - versione 7SEG (.HEX)

Un antifurto semplice ma attento

Ho utilizzato questo circuito, abbinandolo alla Chiave a 4 zone per permetterne l'attivazione e la disattivazione via radio, per espandere le capacità della centralina antifurto ad 8 zone già preesistente nel mio impianto. In questo modo, collegando l'uscita di questo antifurto alla centralina e ad un'ulteriore sirena da interno, ho ottenuto un completo sistema antifurto a 23 zone, con protezione PIR di tutte le aree a rischio, di tutti gli infissi, nonchè la funzione antiaggressione.

Questo circuito, inoltre, prevede un relè pilotato in modo impulsivo che, collegato ai pulsanti di accensione dell'illuminazione di due diverse zone dell'abitazione, provvede ad accendere le luci di casa, spaventando l'intruso ed agevolando gli occupanti ad individuarlo.

Principio di funzionamento

Il circuito viene disattivato ed attivato mediante un contatto in chiusura, quindi mediante un interruttore o tramite il contatto di un relè di un'altra scheda elettronica come, ad esempio, la Chiave a 4 zone. Quando il circuito è disattivato il LED bicolore lampeggia circa ogni secondo in verde, mentre in accensione lo stesso lampeggia in rosso. Quando, invece, il circuito rileva una situazione di allarme o pre-allarme, il led lampeggia in giallo.

Esiste una versione del circuito che utilizza, al posto del singolo LED di segnalazione, un display a 7 segmenti che può essere impiegata se la lunghezza del cavo tra il display e la scheda elettronica non supera indicativamente i 50 cm.

Tale versione, che è una sorta di pre-prototipo, non è provvista della rete di separazione, filtraggio e stabilizzazione degli ingressi, per questo ne sconsiglio la realizzazione poichè in determinate condizioni di lavoro potrebbe non essere garantita la rilevazione del cambiamento di stato dei sensori e/o eventuali sbalzi di tensione sugli ingressi potrebbero danneggiare il multiplexer.

Nella versione con il display a 7 segmenti, lo stesso viene utilizzato per indicare lo stato di spento ("-"), acceso ("A"), preallarme ("P"), errore ("||") e di allarme, in cui viene visualizzato il numero del sensore che ha fatto scattare il circuito.

In entrambi i circuiti sono stati previsti ingressi ad alta priorità ed a bassa priorità che permettono, rispettivamente, una oppure due variazioni dello stato dell'ingresso prima che la scheda entri in modalità allarme. Il circuito controlla solo le variazioni degli ingressi, quindi è possibile utilizzare indifferentemente sensori con uscite normalmente aperte o normalmente chiuse.

Negli ingressi ad alta priorità la variazione dello stato logico rilevato all'accensione del circuito viene immediatamente interpretata come una condizione di allarme. Ciò è indispensabile per determinati tipi di sensori, come i sensori ad infrarossi passivi PIR e i contatti magnetici per porte e finestre.

Gli ingressi a bassa priorità sono invece adatti per particolari sensori che, in determinate condizioni e per un intervallo di tempo ragionevole, possono avere una variazione temporanea dell'uscita rispetto allo stato iniziale, senza che questo, obiettivamente, debba essere considerata una situazione di allarme.

Nella mia installazione a questi ingressi sono stati collegati i sensori di sollevamento delle finestre, realizzati ponendo degli switch altamente affidabili, con lamella basculante e rotellina in nylon, a contatto con il rullo esagonale su cui è arrotolata la tapparella. Ogni rotazione di 60°, equivalente a circa 5 mm di sollevamento della tapparella, fa scattare lo switch.

Se la tapparella non viene chiusa completamente (ma non solo), può succedere che il vento la scuota, spostandola di qualche millimetro dalla posizione in cui è stata lasciata (con lo switch in apertura o chiusura, indifferentemente) quando è stato attivato l'antifurto. Questo movimento indesiderato, può quindi provocare dei fastidiosi falsi allarmi, compensati invece dalla condizione di pre-allarme, che si resetta automaticamente, sempre attiva per i sensori collegati agli ingressi a bassa priorità.

In pratica, ogni volta che viene rilevata una variazione dello stato logico presente sugli ingressi a bassa priorità, il microcontrollore non passa subito in modalità allarme, ma si pone in modalità di pre-allarme, che dura circa 4 minuti (LED1 = giallo), entro la quale solo un'ulteriore variazione dell'ingresso precedentemente variato provoca il passaggio in modalità allarme.

Al contrario, se durante la fase di pre-allarme non viene rilevato un ulteriore cambiamento dell'ingresso variato, il microcontrollore si pone nuovamente in modalità acceso, azzerando quindi la situazione di pre-allarme. In definitiva, se qualcuno volesse sollevare la tapparella per introdursi nell'abitazione, dovrebbe farlo sollevandola di qualche millimetro alla volta, ogni 5 minuti, rimanendo ben visibile e nell'incertezza della posizione dello switch, che non può (e non deve) essere raggiungibile dall'esterno.

Il circuito

Lo schema elettrico è diviso in sezioni ben distinte. La sezione di alimentazione fornisce le tensioni stabilizzate per il funzionamento della scheda (e che consiglio sempre di abbinare ad un alimentatore con batteria) e la sezione di potenza costituita dall'integrato ULN2004 che pilota, direttamente e senza necessità di diodi di ricircolo, i relè ed i LED del circuito.

Il LED1 segnala le varie condizioni del circuito: VERDE = spento, ROSSO = acceso, GIALLO = pre-allarme / allarme.

I LED 2 e 3, invece, per quanto posti solo sulla scheda e non visibili direttamente (nell'Antifurto 2 zone 8 ingressi questa limitazione è scomparsa) comunicano all'utente il numero dell'ingresso che ha provocato l'allarme, secondo un codice a due bit a quattro condizioni visibile nella tabella compresa nello schema elettrico (nota: G=Verde, Y=Giallo, R=Rosso, -= Spento ).

Completano il circuito la sezione del microcontrollore, che attiva ciclicamente tutti gli ingressi del multiplexer U4 per leggere lo stato dei vari ingressi, e la sezione di soppressione dei disturbi. Questa sezione ha il compito, importantissimo, di sopprimere i disturbi captati dai cavi (preferibilmente schermati) che collegano i vari sensori alla scheda.

Grazie a questa rete, ho potuto utilizzare cavi lunghi anche 30 metri che, pur viaggiando per tutta la casa e la soffitta, mi hanno sempre garantito un perfetto funzionamento del circuito.

Il progetto è distribuito in modo gratuito.


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